Pino Loricato.

Da buoni abitanti delle nostre zone, tutti conosciamo il Pino Loricato. E' il simbolo del Pollino (per i visitarori non della zona, Senise fa parte del parco del Pollino), appare in tanti poster fatti pubblicare dalla Regione Basilicata e che prima si vedevano appesi alle pareti di mezza Basilicata, ora solo in qualche ufficio Pubblico.
Il Pino Loricato ha alcune caratteristiche. La prima sua caratteristica è che ha radici antiche, tanto da essere sopravvissuto all'ultima glaciazione. La seconda caratteristica è che vive, o meglio "vegeta" nelle zone impervie, rocciose ed è modellato dal vento.
Che significa modellato dal vento ? Detto in parole semplici, significa che è storto, molto storto. Il suo tronco è attorcigliato su se stesso. Storto come la è stata la domenica appena passata dal CTR LA CASCINA.
Cronaca: si parte prima del solito, Barra non è la più lontana delle trasferte e abbiamo voglia di fare anchle foto della squadra nel bel contesto del Palazzetto del Centro Ester (dove gioca il Barra).
Viaggio tutto sommato tranquillo quasi per tutti tranne che per il sottoscritto e per un altro dirigente del Senise, Pino Aramini, che avevano la sfortuna di viaggiare sulla macchina guidata dal presidente Totaro, presidente che usa i freni solo se proprio necessari e solo se mancano venti centimetri per centrare la macchina che ci precede. (Vi assicuro che è più facile addormentarsi sulle montagne russe che non sulla macchina guidata da Micheal Totaro Schumacher).
Ancora meno tranquillo il viaggio per Magic Lino Durante, che fa pochi kilometri e deve rientrare a casa per una indisposizione galoppante (chiamala se vuoi, influenza, parafrasando Battisti, Lucio per la precisione).
Non è finita: mancano pochi chilometri: autostrada bloccata per incidente. Non voglio raccontarvi niente per non annoiarvi. Oltre tre ore perse, siamo arrivati al palazzetto alle 20,15.
Sia gli avversari che gli arbitri, ci hanno aspettato. Non sò se è stato organizzato un torneo di schiacciate, di tiri liberi o di tressette, ripeto non sò come hanno trascorso tutto quel tempo, ma stoicamente ci hanno aspettati. Che dire, grazie. Forse è un pò poco, ma sono in una fase di crisi creativa è l'unica parola che mi viene è questa: grazie.
Pochi minuti di riscaldamento e tanto nervosismo, sicuramente troppo. E tanta tensione, troppa. Tensione non quella sportiva, quella vera, da pettegola isterica. Tutta la squadra del CTR LA CASCINA, dirigenti in tribuna compreso, nervosi. Avete presente una moglie che scopre casualmente che il marito, quello che dimentica sempre l'anniversario, ha speso in gioielleria 500 € per fare un ragalo alla sua (sua di lui) mamma, per la festa della mamma (ma siamo a ferragosto) ? Se l'avete presente, questo era lo stato d'animo. Questa non è una giustificazione, anzi.
Parte la partita, e da non crederci, il gioco è spettacolare. A 3' 16 dalla fine del primo quarto il risultato è fantascientifico 17 a 2 (diconsi diciassette a due) per i ragazzi di coach De Angelis.
Quasi quasi la prossima trasferta in campania partiamo alle quattro del mattino e facciamo la strada più breve, tipo via San Marino o Reggio Calabria.
Nonostante il vantaggio però il nervosismo non cala. Inspiegabile. Sembra quasi che il Barra sia la squadra già sicura di partecipare ai play-off e che del risultato non "gliene pò fregà de meno".
E' vero, gli arbitri fischiano un pò troppo a nostro sfavore, tanto che il primo libero viene tirato solo nel terzo quarto, quando già ci stavano spennando, ma i falli c'erano e molti erano o dettati dall'incapacità di andar dietro a quei ragazzini (l'età media del Barra è decisamente inferiore ala nostra) o, e scusatemi se uso una parola forte, dalla stupidità, stupidità certamente causata dalla mancanza di ossigeno dettata dalla stanchezza, non perchè i nostri ragazzi non siano intelligenti. Offendere non è assolutamente la mia intenzione.
La partita andava peggiorando di minuto in minuto. Esce prima per cinque falli un nervoso Russelli, poi anche Sesma che stava disputando la peggiore partita da quando gioca a Senise. L'uscita di Sesma per l'economia del gioco del CTR LA CASCINA è stata una catastrofe, perchè anche giocando male, almeno la palla la portava. Vedere Manzotti, Venuto e Toselli portare la palla e fare i play era un pò comico. Il Barra, sentito l'odore del sangue, comincia a credere nell'impresa (non la vittoria, quella oramai era storia fatta, ma recuperare i venti punti dell'andata) e ci azzanna al collo. E riescono a compiere l'impresa. Tutto sommato ci è andata bene.
A conti fatti, facciamo finta di non accorgerci che se è vero che abbiamo perso di 22 punti, il parziale degli ultimi 33 minuti e 16 secondi è stato di 84 a 47. Roba da chiedere d'ufficio la retrocessione in serie D, altro che Play-off.
Insomma, forse i nostri ragazzi avevano bisogno di una domenica di riposo. Solo Angelo Toselli ha giocato davvero come un leone, non solo per i 24 punti fatti, ma per lo spirito (un tempo si diceva per le p...) che ha messo in campo.
Domenica viene il Castello, una signora squadra come sta dimostrando in questi ultimi incontri (ha battuto negli ultimi due turni Barra e Down Town) con una stella come Washington, capocannoniere del torneo. Le vacanze sono finite, si torna a fare sul serio.

P.S. per i tifosi e sostenitori del Barra. Qualcuno protrebbe leggere fra le righe che ho dato poca importanza alla prestazione del Barra e troppa alla non-prestazione dei nostri ragazzi. Voglio essere chiaro. Il Barra ha strameritato di vincere per tanti motivi. Perchè ha giocato un gran basket, veloce ed atletico. Perchè Maggio (34) e Cavallaro (29) ci hanno fatto impazzire. Perchè tutti i ragazzi scesi in campo hanno giocato bene e hanno mostrato la loro determinazione. Perchè sono rimasti calmi in una partita così importante nonostante un inizio in salita (2 punti fatti e 17 subiti). Perché gli arbitri hanno arbitrato a senso unico a vs. favore (scherzo, non è vero, solo che se non scrivo almeno una cattiveria sulla squadra avversaria non dormo la notte).