mercoledì 27 aprile 2011

Azzeriamo tutto


Azzeriamo tutto, cose buone, cose ottime, cose brutte. Da domenica c'è un nuovo inizio. Domenica non comincia una nuova fase del campionato, domenica inizia il campionato.
Si azzerano le vittorie (tante, mai come quest'anno), si azzerano le sconfitte. Si azzerano le occasioni perse, si azzerano anche le imprese fatte.
I play-off sono un campionato a parte per tanti motivi. La formula, lo scontro diretto, è diverso dal campionato dove puoi anche perdere ma hai altre partite per rifarti.
L'unico vantaggio che deriva dai gironi è quello dell'eventuale bella in casa. Siamo arrivati quarti nel girone delle migliori, quello promozione. Di diritto nei quarti avremo la possibilità di disputare in casa la bella. Ho detto il girone delle migliori, ora devo dire di quelle che erano le migliori. Da domenica si azzera tutto, ci sono otto squadre che si giocano la promozione, tutte e otto possono vincere. E' vero ci sono roster che sono piu' attrezzati di altri (in primis Monte di Procida, poi Marigliano), ma nello scontro diretto, tutto puo' accadere. Lo scorso anno è vero che è salita in C1 attraverso i play-off la squadra piu' attrezzata, il Salerno allenato dal nostro attuale coach De Angelis, ma le due squadre con roster di pari, o quasi, valore, cioè Torre del Greco e Marigliano si fermarono ai quarti.
Domenica inizia questo nuovo campionato, ed inizia al Palarotalupo contro una squadra che è in grande forma, il Montescaglioso-Matera. E' arrivata seconda nel girone di mezzo, quello qualificazione, con gli stessi punti, 22, della prima, lo Scafati.
Non è un incontro come un altro. L'unico vantaggio è che la trasferta di mercoledì 3 maggio non sarà uno strazio come le altre, Montescaglioso è a meno di un ora di distanza, non le solite 3 e mezza. E' il primo derby a questo livello, ci siamo già incontrati nella passara stagione, eravamo tutte e due nel girone di mezzo, per poter qualificarci ai play-off ci volle un impresa a Montescagliso, vincere dopo due supplementari. L'unica certezza è che anche quest'anno una lucana arriverà in semifinale. Sarebbe stato bello avere tutte e due questa possibilità, ma i risultati delle ultime giornate non lo hanno permesso.
Dopo il campionato dello scorso anno, c'è stata una vera rivoluzione in casa Montese, la fusione con la Pielle Matera, per fare una sola squadra, puntando sui giovani, alla crescita dei giovani.
E per far crescere bene i "pulcini" ci vogliono grandi chiocce. Le ha trovate in Milton Nucci, italo-brasiliano, una stagione con un po' di problemi, e Gianluca Ambrosecchia, play-guardia con un passato recente di squadre di alto livello e di serie superiori. Ha affiancato anche un giovane montenegrino (correggetemi se sbaglio) Skara, un lungo dalle mani calde.
E quindi i vari pulcini, D'Ercole, Vignola (con un cognome così non poteva essere altrimenti), Racanelli, Troisi, Acito hanno potuto esprimere la loro bravura in tranquilità, senza eccessive pressioni. La scelta estiva de presidente Santangelo e di coach Cotrufo quindi è stata vincente.
E i nostri ragazzi? Pairone in netta ripresa, il Marino degli ultimi turni fà ben sperare, e poi l'esperienza, le doti tecniche, l'abitudine a giocare ad alti livelli dei vari Palazzo, Durante, Bartoli, Femminini, Marchese, possono fare la differenza.
Domenica si gioca alle ore 19,30, naturalmente chiedo il pienone a tutti i sostenitori del CTR La Cascina Senise. Dobbiamo far sentire ai ragazzi la nostra voglia di C1, resettiamo tutto, ora pensiamo a vincere.

domenica 24 aprile 2011

Una discussione va' aperta

Ho ricevuto, è pubblico volentieri la seguente lettera del consigliere federale Rino Falanga. Una premessa, in questo campionato sono accaduti troppi fatti gravi, ultimo dei quali in un incontro di promozione (cito le parole della squalifica al dirigente, cinque anni) "atti di violenza con danno grave anche ad uno solo degli arbitri o impedimento alla prosecuzione dell'incontro".
A Telese un aggressione sempre ad uno degli arbitri ha avuto come conseguenza un ricovero in ospedale, e un'altra squalifica a 5 anni sempre ad un dirigente.
C'è del malessere, inutile negarlo, forte, malessere che non giustifica nessun tipo di violenza.
Desiderei aprire un dibattito, le mie considerazioni dopo la lettera che vorrei che leggeste con attenzione.

"ANCHE IO DICO BASTA ALLA VIOLENZA!
Cosa scatta nelle menti degli uomini che hanno superato la mezza età per colpire, in gruppo, un arbitro che ha l’età di un proprio figlio?
E se in questo atto di violenza viene coinvolto un giovane che pure ha 20 anni di meno, quanto pesa la responsabilità degli adulti?
E le conseguenze in sede civile e penale?
I cinque anni di squalifica del giudice sportivo sono bazzecole al confronto: brave persone la cui vita viene macchiata in modo indelebile per un atto di straordinaria follia!
Conosco molto bene il giovane arbitro, la vittima, per averlo avuto un anno con me come atleta, conosco i suoi genitori e come me in tanti nell’ambiente ne conoscono le virtù di umiltà e servizio con cui affronta tutti i propri impegni.
Un giovane di 22 anni che merita tutto il nostro rispetto perché sa essere educato e disponibile, testimone autentico, come tante decine di migliaia di giovani, della parola altissima di etica dello sport e della promozione umana di cui è permeata.
Ho avuto notizia delle persone che si sono rese protagoniste dell’aggressione, non le conosco direttamente ma la fonte è attendibile: “mai e poi mai avremmo potuto pensare che arrivassero a tanto perché si tratta di brave persone!”.
Ma allora cosa ha trasformato in bestie questi uomini in uno scenario invece di confronto e condivisione della manifestazione sportiva?
Non lo so e non ho la soluzione a questo quesito, si possono fare tante ipotesi ma non è questa la mia urgenza.
Ora è il momento di dire basta a questi episodi che non ci qualificano affatto e questo invito lo rivolgo a tutti i giovani che praticano la pallacanestro, ai piccoli e soprattutto ai grandi, ai loro genitori, ai tecnici e dirigenti, agli arbitri e agli ufficiali di campo, a tutti gli appassionati e sostenitori, basta!
Accettiamo gli errori dei nostri protagonisti, dei nostri figli e ricordiamoci che negli errori e nei figli rientrano anche, direi soprattutto, gli arbitri.
Tutti gli aspetti legati alla formazione, alle capacità relazionali, in questo momento passano in secondo piano: diamo un segno che è arrivato il momento di cambiare!
Siamo a Pasqua, sono i giorni in cui la Parola ci chiama ad “avere un cuore nuovo”, chiedo a tutti coloro che condividono questo pensiero di dare un segno di solidarietà: inviamo a tutti gli amici del basket il messaggio ANCHE IO DICO BASTA ALLA VIOLENZA!.
Ci sentiremo parte della stessa famiglia che ama il basket e rifiuta ogni forma di violenza.
Auguri di Buona Pasqua
Rino Falanga
Consigliere FIP Campania"

Alcune miei considerazioni, non tutte legate alla lettera del consigliere Falanga. C'è un malessre, diffuso e radicato, non me ne voglia il consigliere, persona che stimo per indiretta conoscenza, il presidente Totaro lo venera, e di riflesso anche io non posso che parlarne bene. Ripeto questo malessere ha radici profonde e anche lontane.
Per la mia educazione (nel senso dei principi che mi sono stati inculcati da bambino, poi da ragazzo, poi da giovane, ed ora sono maturati) e formazione culturale, non riesco ad unirmi al coro, e dire solo "Basta alla Violenza". La violenza, quella fisica, mi è contraria, da sempre.
Quello che vorrei sapere e perché c'è la violenza, anzi, più in particolare, perché scoppia la violenza in persone che da sempre sono considerate bravissime.
Radici che a mio parere derivano anche dalle regole e, da comportamenti da parte di dirigenti, atleti, allenatori ma, mi spiace dirlo, di arbitri, di giustizia sportiva. Ripeto non giustifico la violenza. Leggendo il regolamento, togliendo la parte che parla delle regole di gioco, il resto, tanto, troppo, sono norme che mettono su un piedistallo la classe arbitrale. Niente di più sbagliato, sono parte del gioco, non parte sopra il gioco. Ripeto, non giustifico e biasimo chi usa la violenza.
Dobbiamo fare tutti un passo indietro, senza aspettare gli altri.
Quest'anno ho subito la mia prima squalifica, 10 giorni, pari a due turni , per alcune parole dette ad un arbitro. Squalifica sbagliata o troppo severa? No, squalifica mite per le parole che avevo detto. Eccessiva per altre motivazioni. Ho dato, non direttamente, ma in maniera velata, del poco onesto ad un arbitro. Le mie parole? "Mi scusi sig.r ........, mi spiega perché quando lei arbitra contro il Senise, lei ha sempre due diversi metri di giudizio?" . Premetto, non ho urlato, non ho sbraitato, ma riconosco la gravità delle mie parole, non dette nemmeno a caldo, ma dopo un bel po'. Parole che nonostante la squalifica, non rinnego. Appunto parole. E non dette nemmeno daventi ad una folla, il rispetto delle istituzioni ci deve essere, ed in campo l'arbitro è un'istituzione.
Una curiosità, se un dirigente sbaglia viene inibito, se un atleta sbaglia viene squalificato, se un arbitro sbaglia? Risposta, viene messo a sedere, per qualche turno, mi dicono.
Qui c'è una manchevolezza: si dice, nessuno puo' appurare. Non lo leggo da nessuna parte. Il dirigente che sbaglia o l'atleta che sbaglia, viene, scusatemi l'eccesso verbale, "messo alla berlina" sui comunicati di omologazione dei risultati, con le decisioni del giudice sportivo. Un arbitro in punizione perché no?
Un'altra cosa, e come esempio prendo quanto accaduto alla nostra squadra in questo campionato. A sorpresa, ci ritroviamo una multa di 150 euro perché i riscaldamenti erano spenti e una lampadina non si accendeva negli spogliatoi degli arbitri. Questa sanzione è stata comminata a seguito del referto arbitrale. Puo' sembrare una cretinata, ma invece è segnale di uno dei motivi di questo malessere, sempre a mio modesto parere. La mancanza di comunicazione, il piedistallo prima citato. Premetto due cose, ad ottobre accendere i riscaldamenti, qui a Senise, è vietato dalla legge (in realtà un regolamento ministeriale, a cui la legge demanda il calendario), il primo giorno per accendere i riscaldamenti è il primo novembre, l'ultimo il 30 aprile (quindi se fa freddo il primo maggio, arbitri del primo turno dei playoff siete avvisati, spogliatoi freddi), ma se uno dei due arbitri faceva uso di quella che è la prima e più importante regola del vivere comune, cioè il dialogo, prendevamo una delle stufette che abusivamente teniamo negli spogliatoi per quando fa' freddo davvero (gennaio, inizio febbraio) e l'accendevamo. E' così angusto e piccolo quello spogliatoio (ma di questo nessuno ci puo' fare una colpa) che bastavano 5 minuti per rendere confortevole la temperatura. Per non parlare della lampadina. C'è un armadietto nello spogliatoio locale, dove di lampadine ce ne sono tante. C'era bisogno di stare al freddo (ricordo la giornata, e tanto fredda neppure era) ed al buio quando bastava dire all'addetto agli arbitri, scusi presidente........? Per la cronaca, la multa dopo nostro ricorso ci è stata tolta, abbiamo pagato forse la stessa cifra all'avvocato, ma ne valeva la pena, era una questione di principio.
E voglio citare anche un episodio, lontano lontano, 8 febbraio 2009, Solofra - Senise. Mi scappa, mentre ero in panchina, insieme a tutti i ragazzi seduti con me un "passi", dopo che un atleta del solofra aveva platealmete (almeno per noi 7 ) fatto quell'infrazione del regolamento. Fischio, tecnico, indicando il sottoscritto. Giusto ci aveva anche avvisati prima.
Finita la partita, vado dall'arbitro e gli chiedo scusa, ripeto, chiedo scusa, per tutta risposta mi dice: non posso permettere ad un semplice scout (ero così iscritto a referto) di dirmi quando è passi. Arroganza? Certamente, ma non solo.
Ora sarò anche un semplice scout (quello che segna le statistice delle partite) ma sono sempre un dirigente, sempre uno dei componenti di questo sport, che non puo' fare a meno degli arbitri, non puo' fare a meno di regole ed ordinamento, non puo' fare a meno degli atleti, ma senza dirigenti, presidenti, questuanti per la ricerca di fondi (sponsor), appassionati da perdere il loro tempo appresso alla loro passione (mi scusino gli atleti, lo sono stato, ma la passione dei dirigenti spesso, se non sempre è maggiore della vostra, voi un rimborso spese lo avete, noi molte spese ce le accolliamo) il basket non esisterebbe.
Due episodi vi ho voluto raccontare, della mia esperienza, ma che denotano quelli che sono due dei fattori che andrebbero cambiati, la mancanza di dialogo, il rispetto degli altri ruoli, che se poi andiamo a vedere, sono due linee che convergono.
Altra cosa che non va', ed è un malessere diffuso, lo sento parlando con tanti dirigenti di altre squadre, il modo di trattare le stesse cose in maniera diversa dal giudice sportivo. Stessa infrazione, nessuna sanzione, in altri casi sanzione pesante. Mi viene detto, non è colpa del giudice sportivo, ma di quanto è scritto a referto. Rendiamo pubblici i referti allora.
E se è vero che non si può tenere conto delle prove video, almeno facciamo in modo che quando un referto non è del tutto veritiero, ne venga a conoscenza il designatore degli arbitri, e che questi prenda i suoi provvedimenti. E in questo modo tante voci di dietrologia sarebbero anche zittite.
Ripeto la violenza è da rifiutare, basta alla violenza, mi associo al consigliere Falanga. Però se vogliamo che il giocattolo non si rompa, tutti, dico tutti, facciamo un esame di coscienza, scendiamo dai nostri piedistalli, e facciamo in modo che tante brutture migliorino (che spariscano è impossibile). Autocritica.
Vorrei la vs opinione, e non solo, anche qualche suggerimento che possa servire a far migliorare tutto il nostro ambiente, per dirla con parole del consigliere Falanga, migliorare la nostra famiglia.

venerdì 22 aprile 2011

Memorial Martinelli

Per parlare di basket e dei play-off aspettiamo martedì, ora vacanze. Parliamo d'altro, anzi riparliamo. Vi avevo già presentato il "Premio Nicola Martinelli", organizzato dalla Polizia Municipale Volley, in memoria di un dirigente amato da tutti.
Quella di sopra è la foto del nostro presidente Mario Totaro che ha appena ricevuto il premio. E' in ottima compagnia, descrivo la foto come sui vecchi giornali sportivi o gli almanacchi:
da sinistra, Massimo Barbolini, commissario tecnico della nazionale di pallavolo femminile italiana, subito dopo la dottoressa Katia Rosella, dirigente del CTR (Centro Terapeutico Riabilitativo) sponsor da tanti anni fedele all'ASD Pallacanestro Senise, Mario Totaro e la sorella del compianto Nicola Martinelli.
Un premio meritato, che riconosce (e forse ripaga) i sacrifici fatti e la bontà del lavoro fatto dal presidente Totaro.
Buona Pasqua a tutti.

mercoledì 20 aprile 2011

Vicini a Luciano

I dirigenti, i tecnici, gli atleti, i tifosi, i simpatizzanti del Ctr La Cascina Senise, tutti si uniscono al dolore che ha colpito l'amico Luciano Cotrufo, coach dell'Eosolare Montescaglioso e della Pielle Matera.
Ci stringiamo a Luciano ed alla sua famiglia, in un momento così difficile, e preghiamo con lui per l'immatura dipartita del figlio Davide.

domenica 17 aprile 2011

Maddaloni - CTR La Cascina Senise 67-60

Maddaloni 67
Bove n.e., Carangelo 0, Lettieri 19, Piscitelli 7, D'Orta 4, Bisaccia 17, Garofalo 2, Veccia 6, Corbo 6, Sasso 6. Coach Porfidia
CTR La Cascina Senise 60
Pernice n.e., Durante 5, Marchese 7, Longo 3, Palazzo 10, Bartoli 12, Pairone n.e., Ragazzo 2, Marino 21, Le Rose n.e.. Coach De Angelis
Parziali: 22-22, 40-35 (18-13), 56-45 (16-10), 67-60 (11-15)
Arbitri: CAPPELLUZZO V. (BN) - FIORE A. (SA)

lunedì 11 aprile 2011

CTR LA CASCINA Senise - Euroservice Benevento 67-78


CTR LA CASCINA Senise 67
Pernice 0, Pennella n.e., Durante 17, Marchese 12, Longo 2, Palazzo 14, Bartoli 2, Ragazzo n.e., Marino 9, Femminini 11. Coach De Angelis, ass. Di Monte.
Euroservice Benevento 78
Guida 10, Aguirre 2, Visnjic 18, Accettola 3, De Martino 1, Illiano 1, Cristiano 14, Niccolai 1, Di Lauro 22, Cavallaro 9. Coach Patrizio.
Parziali: 13-19, 29-37 (16-18), 45-55 (16-18), 67-78 (22-23).
Note: usciti per 5 falli Marchese (Senise) e Visnijc.

Sconfitta del CTR La Cascina, tutto sommato una buona, non eccelente, ma buona prestazione. L'avversario è una squadra di altra categoria, ha stravinto il campionato, e se vince anche domenica in casa con il Marigliano fa' un record che può essere eguagliato, ma non battuto: tutte le partite del campionato vinte.
Merito di una squadra con forti giocatori e con un tecnico ben preparato, gestire tutte queste stelle non deve essere facile. Mi direte, meglio avere un roster con tanti atleti di categoria superiore, che avere pochi leader in squadra. Vero, sacrosanto. Mi verrebbe da dire, cercando di fare lo spiritoso, che "i soldi non danno la felicità, ma provate a vivere senza".
Merito quindi ai giocatori, all'allenatore ma non dimentichiamo la società, brava a formarlo quel roster, a supportare i giocatori, i tecnici, perché senza una società che funzioni i risultati non si ottengono.
Complimenti ad Aguirre e Visnjic, la coppia argentino-bosniaca, alla seconda promozione consecutiva, lo scorso anno portarono l'Agropoli in C1, quest'anno il Benevento. Non da soli naturalmente. Sabato, il protagonista (lo era stato anche a Benevento) è stato Di Lauro, implacabile, ogni volta che ci siamo avvicinati, portava con i suoi tiri, specialmente dalla grande distanza, il Benevento a distanza di sicurezza. Tutti hanno giocato bene nel Benevento, un po' in ombra Aguirre, ma tanto c'era chi lo sostituiva degnamente.
E i nostri ragazzi? Come deto, buona prestazione complessiva, niente da dire, perso di undici punti, da una squadra che in genere segna distacci pesantissimi. Grande Rocco Palazzo, 14 punti, tanta grinta, e pensare che è un miracolo se era in campo, non è stato bene per tutta la settimana, un giocatore con una grinta normale stava a casa a letto, non certo al Palarotalupo. Un bravo lo voglio dedicare anche a Magic Lino Durante, a Napoli contro la Partenope la sua pericolosità e la sua buona forma era stata fermata, ingiustamente, da due arbitri in cattiva giornata. Sabato sia dalla distanza, che con le sue entrate da "triplista" (un talento rubato all'atletica leggera) ha deliziato il pubblico del Palarotalupo.
Nonostante la sconfitta è scomparso un pericolo che si stava man mano insinuando, dopo un po' di risultati degli ultimi due turni, tutti contrari al nostro roster, il pericolo di arrivare sesti e quindi esclusi dai play-off. La sconfitta del Cala Moresca contro il Monte di Procida, e la contemporanea sconfitta del Maddaloni a Marigliano, hanno scongiurato il pericolo.
le prime quattro posizioni non possono variare, primo ed in serie C1 il Benevento, secondo il Monte di Procida, terzo il Marigliano, quarto il Ctr La Cascina Senise. Altro verdetto non più modificabile, l'ottavo (e ultimo) posto del girone, è del Santa Maria a Vico, che dovrà partecipare ai play-out dove incontrerà il Pianura (bella eventuale a Santa Maria).
Ancora non stabilite le posizioni dal quinto al settimo posto (la quinta và ai play-off, sesta e settima finiscono il campionato, salve). Quindi l'incontro tra la nostra squadra ed il Maddaloni, se per noi non è influente, non lo è per il Maddaloni, che deve vincere, con un occhio a Marano dove c'è la sfida diretta tra Cala Moresca e Partenope (tutte e tre, Maddaloni, Cala Moresca e Partenope sono a otto punti).

giovedì 7 aprile 2011

Si gioca sabato alle 17,30


Le ultime due giornate della fase regolare, come sempre, sono giocate tutte in contemporanea. Motivo? Cercare di evitare risultati di comodo, e quindi scoraggiare "combine" e cose simili.
La penultima giornata, l'ultima nostra partita casalinga, si gioca di sabato, credo per permettere alla squadra che gioca ad Ischia di poter rientrare con il traghetto sulla terra ferma.
Si preannuncia un grande spettacolo al Palarotalupo, di scena la regina del campionato, l'Euroservice Benevento, che con la vittoria contro il Maddaloni del precedente turno ha già conquistato, supermeritatamente, la promozione in C nazionale (la ex C1).
La squadra di coach Patrizio ha dominato la stagione, pensate che non ha mai perso, unica squadra in italia, in tutte le serie del basket. Speriamo che in settimana si siano dati alla pazza gioia, tanti festegguamenti, e speriamo pure che quello che accadrebbe a qualsiasi essere umano accada, cioè che il senso di appagamento una volta raggiunto un risultato fa' diminuire la concentrazione. Però di umano l'Euroservice ha poco, è una squadra stellare, quindi se vogliamo batterla dobbiamo sperare solo sulle nostre forze e sulla nostra determinazione a cercare di raggiungere quel terzo posto che ci permetterebbe un cammino un po' meno difficile, avendo la possibilità di giocare, sempre se si passano i quarti di finale, la semifinale in casa.
E continuando a parlare di stelle e di astri, la congiuntura non è delle migliori, la luna in trigono con Palazzo (Rocco) porta qualche problema di salute, mentre saturno contro nella casa del Pairone (Nicolas) è così negativo da non farlo partecipare alla partita.
Scherzi a parte, purtroppo Palazzo se sarà in campo lo fa' perché non riesce a stare a guardare gli altri giocare, infortunato, malato, febbricitante, in campo c'è.
Nicolas Pairone invece non ci sarà. Ho due notizie, una brutta è una buona.
Dico prima la brutta. Domenica Nicolas a Napoli, si è infortunato, spinto da dietro, ho visto il ginocchio piegarsi in un brutto modo e poi si è accasciato per terra e non si riusciva a rialzare.
Ora la buona. I risultati della risonanza magnetica sono stati rassicuranti, niente di rotto né ai legamenti (cosa che avevo fortissimamente temuto) e niente al menisco.
Mi ha scritto tempo fa' su un forum uno di quei quattro o cinque persone che fanno di tutto per farmi apparire un orco cattivo e mi riempiono di insulti, tifosi dell'unica squadra che non considero amica, di non scrivere subito dopo la partita, ma di fare "sbollire" i pensieri. Nonostante quella persona è un provocatore, con un livello celebrale simile a quello di una gallina, quella volta aveva ragione.
Oggi è giovedì, non la rabbia, quella non c'è mai stata, ma l'indignazione è sbollita. Domenica a Napoli, precisamente a Soccavo, ho visto cose davvero brutte. Due arbitri che hanno confermato quanto di peggio su di loro viene scritto sui forum. SI puo' arbitrare male, si puo' anche arbitrare a senso unico (come hanno fatto), e queste cose si possono accettare, a malincuore ma si possono accettare. Non posso però accettare che si permetta un gioco aggressivo (è un eufemismo) non ai limiti del regolamento, ma molto al di sopra, come hanno fatto domenica.
Ad un certo punto della partita ho pensato, stasera qualcuno si fa' male, o per questo gioco aggressivo o perché qualcuno reagisce in malo modo. Nemmeno pensato, Pairone per terra che urla per il dolore. Non hanno nemmeno fischiato il fallo, che c'era, oltretutto da dietro.
La partita per perderla ci abbiamo messo del nostro e anche tanto. Eravamo a + 10, abbiamo avuto le occasioni (quattro dico quattro palloni recuperati di seguito) per andare a + 20 e chiudere la partita. Abbiamo sbagliato 7 liberi su 8 negli ultimi 3 minuti, nostro demerito ma anche segno del nervosismo che si era creato. Leggo che sono fra i primi posti tra gli arbitri della nostra serie, dopo le valutazioni dei commissari. Non so' se è vero, se lo è, sarebbe scandaloso.
E pericoloso: li avremo anche nei play-off. Pericoloso non solo per la nostra squadra, per tutte le squadre che si qualificheranno, e un pericolo per lo stesso basket.
Una ragazza che era in palestra a Napoli per lavoro, mi è venuta a dire che quello che aveva visto (lei è di Napoli) era scandaloso, e che temeva che qualcuno si facesse davvero male, ed ha finito con queste parole: "che brutto sport questo". E sentire ciò mi ha fatto male, perché il basket è uno sport bellissimo.
Un ultimo inciso. Quando si hà l'impudenza di volermi spiegare che oltre al bianco ed al nero c'è una zona grigia, e che quindi dovendo decidere tra bianco e nero, la si può pensare in maniera diversa, ho deciso di stare zitto. Perché se è vero, mi si deve spiegare perché è sempre nero allora, mai bianco se mi parli di grigio. Esempio, Marino si invola a contropiede, viene toccato sulla gamba involontariamente, ma toccato e cade. Risposta. Stava già in precario equilibrio.
Mi viene da dire una parolaccia, mi trattengo.
Torniamo alla partita di sabato. Qualunque sarà il risultato, venite sia per far tifo per i ragazzi di coach De Angelis, sia per assistere ad uno spettacolo assicurato, a vedere dei giocatori che "fanno la differenza".

sabato 2 aprile 2011

Mancano solo 3 giornate.


Al di là del risultato finale, questo è il miglior campionato mai fatto dalla nostra squadra. Una sola volta ci eravamo qualificate nel girone delle migliori, stagione 2008-09, e in quella stagione siamo arrivati settimi, salvandoci con solo 8 punti. Riuscimmo a salvarci grazie ad un successo casalingo con il Solofra, nostro avversario per la conquista del settimo posto ed una meravigliosa vittoria contro la allora capolista Coim Benevento, che con quel passo falso dovette cedere il passo al Giugliano, e partecipare ai play-off che vinse e conseguente salto di categoria in C1.
Tutte rose e fiori. No, non tutto.
E' stata allestita una squadra forte, non sapevamo quanto forte ma forte. Contemporaneamente però quest'anno di squadre forti, di categoria superiore (nell'ambiente circola la voce che almeno le due prime in classifica nella serie superiore avrebbero fatto un campionato di vertice, se non vinto proprio il campionato), ne sono state allestite parecchie.
Il Benevento, a cui manca una sola vittoria per essere certi della promozione diretta (e speriamo che a Senise, domenica 10 arrivino stanci per tutti i festeggiamenti settimanali) ad un roster superlativo, quello che abbiamo visto e ammirato nella partita del girone preliminare, ha aggiunto altri 3 giocatori che da soli ti fanno una squadra con ambizioni. E non dimentico che ad allenare la squadra c'è un signor tecnico, che ha dovuto rimandare di un anno la promozione solo perché ebbe la sfortuna di incontrare "i cavalieri che fecero l'impresa" nel periodo migliore e nella forma migliore.
Il MDP, ha investito su una coppia stellare, Rush americano di colore, che lo scorso anno giocava (non stava in panchina, giocava) in serie A2, dopo tanti anni trascorsi in A1, più BJELIC , che solo a parlarci ti viene il torcicollo, che ha un palmares in serie C2 da mettere paura. A questi due, che vengono chiamate le Torri, sono stati affiancati altri bravi giocatori, che si affiancano ai superstiti della finale dello scorso anno.
Altre due squadre hanno fatto dei roster invidiabili, anche se nell'anno hanno passato qualche trasversia. Il Marigliano ha creato un roster incredibile, con due stranieri incredibili, il perez che lo scorso anno ci fece 42 punti, e forse lo straniero che più di tutti ha fatto la differenza negli anni in questo campionato, lo statunitense Barker. Quest'ultima affermazione è dell'ambiente del basket, la mia opinione è che Barker è il secondo straniero nella classifica di ci fa' la differenza, il primo non lo nomino, perché farei nascere gelosie nei giocatori attuali del CTR La Cascina Senise, ma voglio darvi qualche indicazione: play di qualche centimetro superiore al metro e novanta, giocava però anche come guardia, ala piccola, alla grande, idolo dei ragazzi dai 3 ai 60 anni di Senise, con due belle e brave figlie che si chiamavano Aldana e Regina, ed una compagna che è riuscita a farsi voler bene da tutti quelli cha l'hanno conosciuto, per la sua gentilezza, educazione e bravura. Io però non ho fatto il nome.
Poi purtroppo per il Marigliano, non tanto per noi, hanno dovuto fare a meno di Barker, che dopo il girone preliminare si è accasato a Taranto, ed un colpo del genere e difficile da assorbire, specialmente se tutti gli schemi della squadra poggiavano sul talento made in USA.
Piano a piano il Marigliano ha acquisito una diversa identità di gioco, ed ora ci predece, anche se di soli due punti, in classifica.
Un'altra squadra costruita per il vertice è il Maddaloni. A parte il fatto che nulla è precluso, i play-off sono una lotteria, e a vincerli sarà la più in forma tra le squadre forti, il Maddaloni un premio l'ha già vinto, quella di squadra che più ha dato alla dea bendata.
Se durante l'anno ne abbiamo passati di tutti i colori, il Maddaloni, dagli infortuni ad altre vicende personali, il Maddaloni ci ha battuti: si è dovuta privare di tanti giocatori che messi insieme sono una squadra di vertice.
A mio parere la vera mina vagante del girone è lei, lo ha dimostrato anche a Senise, dove si sono compattati dopo una serie lunga di risultati negativi e ci hanno inferto una sonora sconfitta.
E premesso quanto detto, noi siamo quarti, a soli due punti dal terzo posto.
Segno che la squadra è forte, molto forte, grazie al lavoro di coach De Angelis, senza però dimenticare quello fatto dal precedente coach Enzo Maria. E grazie anche ai ragazzi, perché se siamo a questo punto è grazie anche a loro impegno, e allo loro bravura.
Una sola brutta partita, quella di Cala Moresca nella seconda fase, forse buttata per come si erano messe le cose, ma persa anche per l'impegno (e la bravura) dell'avversario, che ci ha sempre creduto, anche quando il nostro gioco era superiore ed il risultato sembrava sfuggirle.
E come ho già detto in precedenti post, non c'è partita di quelle perse che non ho avuto l'impressione che potesse essere vinta. Quindi restano tre partite, la prima domani contro la Partenope Napoli, una vera "banda" di ragazzi con due chioccie in campo, Scala e Latte, ed una chioccia fuori, coach Barresi, che cercano la salvezza diretta prima della sfida spareggio contro il Santa Maria a Vico. Nei play-off non ci siamo matematicamente, ma davvero non esserci sarebbe frutto di tante, tantissime circostanze tutte negative.
Ora queste ultime 3 giornate servono per stabilire la griglia dei play-off. E' vero, ci piace soffrire e ci piacciono le grandi imprese. Tipo eliminare Agropoli o Torre del Greco, con lo svantaggio di giocare la bella fuori casa (con il Torre non ci fu bisogno).
Ecco, per una volta avere la possibilità di giocare la bella sia nei quarti, e se tutto va' bene, in semifinale (se arrviamo terzi) non sarebbe una cosa poi tanto cattiva.
Se i cavalieri l'impresa devono proprio farla per permettermi di scrivere cavolate romanzate come lo scorso anno, la possono sempre fare, avversari permettendo, in finale.
Perché tutto questo sproloquio e non il solito post di pre-partita?
Per un motivo semplice e complesso allo stesso tempo. Nella passata settimana su qualche organo di stampa, forse prendendo spunto da qualche voce di scontetezza (nei confronti di alcune disparità di trattamento subite più che dalla Federazione, dalla Giudicante), qualcuno ha scrito che meditavamo il ritiro. Niente di più falso, in società nessuno è un novello Tafazzi, il personaggio portato in Tv alcuni anni fa da Giacomo del trio Aldo, Giovanni e Giacomo. Ritirare la squadra, con tutti gli sforzi fatti, anche dai nostri sponsor che ci supportano in tutti i modi, è davvero una cosa staordinariamente stupida ed autolesionista da fare.
Le nostre rimostranze a chi dovevamo farle le abbiamo fatte, a quelle ce ne sarebbero altre, basate però solo su voci, quindi lasciamo perdere, anche se in verità queste voci più che dannegiare la nostra squadra danneggia altre. Le regole, sportive, di comportamento, amministrative, devono sempre essere rispettate.
Basta chiacchiere, restano solo tre giornate (prima dei play-off), vediamo di essere produttivi, cerchiamo di togliere questi due punti di svantaggio, basta per essere terzi (con il Marigliano abbiamo vinto tutti e due gli incontri).