domenica 8 novembre 2009

Sfida da non sottovalutare

Se qualcuno pensa che l'incontro di stasera sia facile perché incontriamo l'ultima in classifica, fa' un madornale errore.
Il CAP Nola è una signora squadra, ha perso le prime sei partite sempre di misura (ad esclusione che con il Monte di Procida), sempre nel finale.
Contro il CTR LA CASCINA uno strepitoso ultimo quarto di Roberto Galindez fu la causa della sconfitta interna. In più rispetto all'andata hanno un giocatore in più, Walter Esposito, non giovanissimo, un pivot di classe con dei movimento da cineteca. Mi ha colpito davvero tanto quando giocava a Giugliano e venne a giocare qui, a Senise.
Non è un caso se domenica hanno vinto in casa del Maddaloni, che faccio notare a tutti, è l'unica squadra che è venuta a vincere a Senise in questo campionato.
Alle qualità della squadra avversario, si sommano le nostre difficoltà attuali. Non ci sarà Durante, anche se la sua assenza è agli sgoccioli, ed a questo eravamo abituati. Non ci sarà quasi sicuramente Agostino Kreiber, che al ginocchio dolorante ha aggiunto un mal di schiena fulminante ed immobilizzante. Non ci sarà nemmeno Giuseppe Visceglia e nemmeno Salvatore Pernice che ha un braccio immobilizzato.
Per vincere ci vuole quindi una prestazione che prevalga gli standard normali (ed attuali) dei nostri giocatori. Ci affidiamo alla velocità, ma anche al ragionamento dei due "piccoli" Palazzo ed Acito. A Femminini che con la sua esperienza e classe cristallina giochi sotto le plance, anche a supplire la quasi certa assenza di Kreiber. A Giovanni Genovese (nella foto), che dovrà mostrare grinta e muscoli, ma anche tanta determinazione, e che ha la possibilità di guadagnare minuti nelle prossime partite. Dovranno farsi trovare pronti anche i ragazzi del vivaio, Sassano che purtroppo è reduce da sette giornii di influenza e febbre, D'Aranno che questa settimana in allenamento ho visto molto in palla, di nuovo preciso e chirurgico con i suo tiri dalla lunga distanza, Le Rose, che sta crescendo (cestisticamente, ma anche fisicamente) a vista d'occhio, De Lillo, anche lui reduce da una settimana di non buone condizioni fisiche.
Insomma, vincere è importantissimo, per farlo bisogna prendere dal profondo qualcosa in più.
Una mano dal pubblico sempre più numeroso (gradirei un po' più puntuale), è gradita. Un incoraggiamento, un applauso od un coro aiuta, vi assicuro che aiuta.

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