domenica 10 maggio 2009

Serie D Lucana - Bella di semifinale.

Ieri sono stato a Salandra a vedere la bella di una delle due semifinali del campionato di serie D regionale.
Il Salandra e la Vito Lepore Potenza, sull'1-1 la situazione, con vittoria casalinga per entrambe, oltre alla finale per la vittoria del campionato (l'altra semifinale da disputare è tra Pielle Matera, favorita specialmete dopo l'andata finita 99-46, e Virtus Matera) aveva in palio la partecipazione agli spareggi per la partecipazione alla serie C regionale Campana (il campionato che disputiamo in parole semplici). Spareggio tra le prime due classificate della serie D campana e le prime due classificate della serie D Lucana.
Vittoria del Salandra, di coach Dino Di Monte (non so' se avete capito, il nostro guerriero, non potevo non omaggiarlo con la foto di due stagioni fa' da giocatore del CTR LA CASCINA) per 75 a 66 in una partita tutto sommato molto strana e troppo influenzata dalla performance arbitrale.
Sono arrivato a secondo quarto appena iniziato, un buon vantaggio per il Salandra che giocava meglio, specialmente quando cercava la velocità, molto meno bene durante il gioco ragionato, quando non riusciva a penetrare la difesa della Vito Lepore. La fine del quarto vedeva una buona reazione di Alessandro Galella e compagni (la Vito Lepore) e si andava al riposo lungo con il Salndra a + 10. Galella per una protesta prolungata veniva espulso dalla coppia arbitrale formata da Palazzeschi di Chieti e Conte di Potenza. Un uomo ed una donna, credo che la donna sia Conte ma non ne sono sicuro.
Inizio del terzo quarto veemente della Vito Lepore ed in pochissimo tempo il distacco si riduce a solo tre lunghezze. Però il Salandra ricomincia a giocare in velocità e torna ad una distanza di sicurezza, finendo il quarto sul + 11. In realtà qualche problema per il Salandra c'era, stracarichi di falli, rischiavano di finire la partita con tutti i rincalzi in campo.
Episodio tutto sommato divertente (per me naturalmente, tutto sommato neutrale anche se con simpatia per il Salandra, sia perché ci giocano amici, figli di amici, sia xché è allenata dal grande Dino) è l'espulsione di Nicola Lauria (ve lo ricordate? ha giocato varie stagioni a Senise). Gli fischiano un fallo, che anche per me non c'era, protesta e si prende un tecnico. Il fallo era il terzo, il tecnico diventa il quarto. Dalla panchina si levano le proteste. Fallo alla panchina.
Il fallo alla panchina si segna all'allenatore, l'allenatore è Dino Di Monte. Solo che Dino in panchina non c'è perché si era infortunato in precedenza per un eccesso di esuberanza. Secondo il regolamento (sinceramente non lo sapevo) mancando l'allenatore il fallo va' attribuito al capitano. Nicola Lauria naturalmente, quinto fallo e quindi la bocca di fuoco principale del Salandra in una sola azione passa da due a cinque falli e lascia il campo di gioco.
Un po' la mancanza dei titolari, un po' la stanchezza di chi in campo c'era dall'inizio (tipo Giuseppe Melillo, nostra vecchia conoscenza), ma principalmente l'arbitro di sesso femminile fanno cambiare di colpo l'andamento della partita. Arbitraggio a senso unico, quello che da un lato era sfondamento (se attaccava il Salandra) dall'altra parte del campo veniva giudicata come fallo del difensore (se attaccava la Vito Lepore). In breve (anche in relazione al tempo) la Vito Lepore recupera e sorpassa il Salndra (+3), La partita sembra finita, il Potenza prendere il largo. Non è così, sia perché i ragazzi del Salandra (con tanti under in campo) vendono cara la pelle, sia perché l'arbitro di sesso maschile attua un po' di compensazione, e di nuovo c'è il pareggio e poi il sorpasso. La partita è quasi finita, il distaccodi nove punti matura solo alla fine grazie agli attacchi veementi ma sconclusionati della Vito Lepore puntiti da veloci contropiedi dei ragazzi (nel senso proprio di giovincelli) del Salandra.
Una partita troppo condizionata dagli arbitri con troppi errori e con troppa severità (forse perché sono abituato alla C regionale campana, la metà dei falli fischiati ieri nel nostro campionato viene considerato gioco maschio ma non falloso). Oltre a qualche veterano dei campionati (bravo e molto pericoloso il play della Vito Lepore, il numero 5, non so' come si chiama) ho visto due ragazzi che oltre alle doti tecniche, hanno gli attributi giusti per fare strada: De Angelis della Vito Lepore, che nei momenti caldi ha mostrato il coraggio di un veterano, prendendo inizitive e tiro, faccia tosta, proprio quella che vorrei tanto vedere in qualcuno dei nostri under, e Raffaele Tosti che quando puo' andare i contropiede è un rullo compressore.

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