domenica 21 settembre 2008

Più luci che ombre

Venerdì scorso altra amichevole, con il Castrovillari che milita nella serie C dilettanti Calabra (ex C2).

Si è giocato un solo tempo ma di 20 minuti, per vari problemi causati da un temporale che sembrava una tempesta tropicale.
Molto meglio che a Montescaglioso.
Intesa migliorata, più determinazione e molto più gioco di squadra.
Marin ha segnato molto, ed è sembrato più tonico e addentro agli schemi. Palazzo ha fatto meno grandi cose rispetto Lunedì (anche se un paio di assist davvero pregevoli sono stati applauditi da tutti, avversari compresi) ma pochi errori.
Durante è già in forma, la forma che l’ha sorretto nel campionato di due anni fa, dove fu assoluto protagonista. Bene sia come guardia sia come play.
La migliore azione, quella in cui la palla ha davvero girato fino a trovare il giocatore libero, è stata finalizzata da Giovanni Genovese con una bella bomba da tre.
Anche Sassano, che coach Daraio ha voluto provare come play e senza il supporto né di Palazzo e nemmeno di Durante, nonostante un inizio un po’ timoroso, ha tirato fuori la grinta è non ha demeritato.
Si potrebbe facilmente obiettare che era un'amichevole, ed è vero, ma entrambe le squadre hanno giocato con un piglio da campionato.
Campionato che per il roster del presidente Totaro inizia sabato prossimo 27 settembre, con la trasferta di Capua (palla a due alle 18,30).
Meno di sette giorni quindi e ricomincia l'avventura.
(Nella foto i ragazzi che si dedicano agli "Ozi di Capua" di Cartaginese memoria. Scherzo, stanno facendo stretching durante l'allenamento.)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ieri era una promessa del basket, oggi è un giocatore in cerca della
consacrazione definitiva in serie A. Bruno Cerella è stato per una
stagione un atleta della Gabetti Delta Salerno con cui ha conquistato una
splendida promozione in C1, lasciandola per salire sempre più in alto fino
ad arrivare a Teramo, una delle società emergenti della massima serie. Nei
giorni scorsi, la guardia argentina ha fatto tappa a Salerno dove è stato
ospite della famiglia Pierri. “E' sempre un piacere rivedere il presidente
e sua moglie, Marina, che a me e ai miei connazionali hanno dato
tantissimo – dice Cerella – sotto tutti gli aspetti. Ci hanno accolto
benissimo, non ci hanno fatto mancare nulla, facendoci sentire come a casa
nostra. Ho avuto la possibilità di conoscere persone splendide,
affettuose, disponibili e di questo sono molto contento. Perciò, appena
posso, faccio un salto a Salerno: rivedere vecchi amici fa sempre piacere”.
A Salerno Cerella ha lasciato un pezzo di cuore: “Era il mio secondo anno
in Italia, quello che mi ha consentito di diventare italiano aprendomi
anche le porte delle nazionali azzurre. Ho ricordi stupendi di quella
stagione in maglia bluarancio con Gaito, Chiarastella, coach Coleffi e gli
altri compagni. Vincevamo sempre, o quasi, e centrammo la promozione in
maniera autoritaria. Andare via da Salerno non fu facile, ma nella
carriera di un atleta ci sono delle scelte da fare e c'è un percorso da
seguire. A Potenza ho vinto un altro cmapionato ed ora ho la possibilità
di confrontarmi con la serie A. Ora voglio giocarmi al meglio questa
chance, facendo tesoro degli insegnamenti di coach Capobianco. Con lui, il
vice Romondino e Peppe Poeta è un po' come sentirmi a Salerno e questo mi
aiuta molto. La serie A è una realtà molto diversa dalla serie B, richiede
un impegno massimo in ogni situazione, a cominciare dagli allenamenti.
Devi essere sempre concentrato, intenso, pronto, non puoi mai abbassare la
guardia”. Il presidente della Gabetti, Luciano Pierri, è da sempre un
estimatore di Cerella. “Non nascondo che mi sarebbe piaciuto averlo ancora
con noi dopo la promozione, ma per una serie di motivi non fu possibile.
Fa piacere, comunque, che Bruno sia rimasto così affezionato a noi. Con
lui c'è un rapporto eccellente e sarà sempre così. Gli auguro le migliori
fortune per il prosieguo della sua carriera e sono convinto che quanto
primi sarà convocato da Recalcati in nazionale. Del suo valore sono sempre
stato convinto, ricordo un episodio che la dice lunga sulle sue doti. In
una partita della squadra under 21, mi pare contro la Pallacanestro
Salerno, gli arbitri espulsero gran parte dei nostri giocatori e Bruno
rimase l'unico dei titolari. Quasi da solo portò la partita al terzo
overtime. Perdemmo, ma lui disputò una partita da fuoriclasse”. Cerella è
già ripartito per mettersi a disposizione di coach Capobianco a Teramo.
Prima di lasciare Salerno, ha voluto rivolgere un augurio alla sua ex
società: “Spero vivamente che questa stagione sia ricca di soddisfazioni
per loro. Hanno costruito un ottimo gruppo e, se avranno un pizzico di
fortuna, potranno arrivare lontano. Poi, tra qualche anno, chissà...Magari
tornerò a vestire la maglia bluarancio”. Speriamo che non sia un giorno
troppo lontano.

Salerno, 21 settembre 2008
l'addetto stampa

Nicola Roberto