domenica 17 marzo 2019

Duri a morire: Spesì Pall.Senise-ACSI Caserta 65 a 62

Vi chiedete perché invece della solita fotografia c'è il video della famosa frase estratta dal marchese del grillo "Io sono io, e voi non siete un cazzo!", Perché è la cosa più vicina a quella detta dal presidente dell'AICS Caserta, che oggi, secondo le parole urlate dopo la fine della partita, si recherà in Federazione a protestare "Io sono membro di una commissione in Federazione", questo dopo averci (intendo tifosi della Pallacanestro Senise) denigrato con tanti epiteti.
E quindi si spiegano anche i tanti trattamenti di favore ricevuti dalla sua squadra. Arbitraggio con due metri di valutazione, dai falli antisportivi ai tecnici, ai falli inventati chissà perché sul giocatore più pericoloso (Lino Durante, che ha passato buona parte del'ultimo quarto in panchina), alla possibilità del loro tecnico, di urlare, non stare mai nell'area tecnica, insultare e minacciare il pubblico.
E per non parlare del novello marchese del Grillo che non può alzarsi dalla sedia dove è seduto (al tavolo del giudici di gara) per andare in mezzo al campo per discutere con gli arbitri. Lo avesse fatto Totaro, il tecnico era assicurato. Ma lui è lui, e noi non siamo un cazzo.
Per non parlare del coach  che a fine partita ha minacciato di spaccarmi la faccia. Non mi era mai capitato, nemmeno ai tempi di Monte di Procida.
Della partita è inutile parlare, eravamo e siamo anche in assenza di Gonzalez, anche in assenza di Lo Tufo, messo fuori da un contatto dopo aver segnato un terzo tempo acrobatico ad inizio secondo quarto, e con nemmeno fallo fischiato a favore (ne voglio troppo), anche un atteggiamento che continua a durare di ostracismo da parte dei compagni a Giovanni Loperfido, che in campo sembra un volatile alle prime armi, che sbatte le ali per segnalare che è libero, anche con un Angelo Paradiso che seppur positivo, ha pochi allenamenti nelle gambe,  nonostante tutto questo, senza l'aiuto degli arbitri avremmo vinto di 30 punti. A dire la verità una mano c'è l'ha data anche quello che voleva spaccarmi la faccia, ogni volta che la sua squadra cominciava a girare bene, la rivoluzionava (una volta addirittura tre cambi in una volta) e noi riprendevamo fiato.
E visto che mi sto sfogando, continuo a sfogarmi. Io la squadra la ritirerei dal campionato, ma questo comporterebbe sanzioni, quindi non si farà. Ma Senise, il paese Senise, non merita una squadra di alto livello come la Pallacanestro Senise. Una squadra con talenti come Lino Durante, che ancora oggi, a 43 anni è uno dei leader di questo campionato. Per Gonzalez vale lo stesso, così come per Lo Tufo. O talenti puri ancora non espressi come Giovanni Loperfido( ha solo 20 anni), ne sentiremo parlare. Una squadra dove ha giocato un nazionale italiano come Cerella, che ha vinto il tricolore, o Sesma, il grandissimo Sesma. Ha giocato anche il mago delle promozioni Chahab, con un trascorso nelle nazionali giovanile argentine non indifferente, quando l'Argentina era la migliore squadra del mondo. Ha giocato Galindez, Femminini, Kreiber, Dominik KOS, Festa, De Pasquale, Rocco Palazzo, Giovanni Russelli, Manzotti, Pairone, Stefano Marino. E sicuramente ho dimenticato qualcuno. Per forza ho dimenticato qualcuno. Ebbene la Pallacanestro Senise grazie ai suoi sponsor di ogni tempo, ha fornito questi fior fiori di giocatori, continua a fornire fior di giocatori, ed il pubblico ieri sera era, togliendo familiari, fidanzate e sorelle dei giocatori, numericamente al massimo quindici persone. Vergognoso.
E a partire da oggi, un tifoso in meno.
Ps. aggiunta successiva-
Aggiungo altri nomi, altri grandi atleti che hanno calcalo la gomma (non c'era il parquet) qui a Senise, e che ho colpevolmente e vergognosamente non inserito. E qualcuno mi sfuggirà lo stesso.
Il primo è Antonello Marchese, che dopo anni di serie superiori, sposò il progetto Senise che voleva cogliere la promozione, e che grazie anche alle sue giocate riuscimmo a raggiungere.
Poi un mito  come Dino Di Monte, il guerriero, che anche se non ha giocato in serie superiori, ha dato tanto alla società. E come non ricordare Guglielmo Labaque, play sopraffino, o il "socio" di Cerella, Dante Richotti, ancora sugli allori, in serie B. così come ancora in attività Angelo Toselli.
Come ho fatto a dimenticare visto che giocava nella passata stagione uno come Ambrosecchia, campione d'europa over 35. L'unica scusa che posso dare è di tipo neurologico, in 54 anni di neuroni ne ho bruciati tanti. Un solo giocatore di nome, di gran nome, non citerò, è venuto solo a rubare i rimborsi. Un solo errore di valutazione "umana" ci sta'.
Anche se a fine carriera qui ha giocato Tiziano De Angelis, grande giocatore, e grande allenatore, anche se per una sola stagione. E che dire del cecchino Castellano. O Andres Bartoli, arrivato da noi con un palmares di 5 promozioni, ne ha conquistate altre, e ora ancora gioca, nel Montegranaro.
Ultima dimenticanza, ma non volevo inserirlo per pudore, da noi è stato pochissimo, purtroppo la malattia lo aveva già colto, il più grande giocatore che la Basilicata ha mai avuto, Edmondo Landi.

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