Eclissi totale

Domenica a Benevento i migliori 6 minuti della stagione, i primi sei. Gran gioco, ragionato, senza frenesia, con tante palle ai lunghi sotto canestro, che realizzavano tutto. Una cornice, il Palasannio impressionante. Un palasport da 4.000 posti a sedere, bellissimo, anche eccessivo per questo campionato considerata la presenza di un centinaio di spettatori (presente anche mezza squadra del Meomartini, coach Tipaldi compreso).
Non sembrava il CTR LA CASCINA di inizio stagione, perché, vi assicuro, un gioco di squadra così non lo avevamo nemmeno nei tempi che il nostro roster sembrava uno schiacciasassi. Inutile dirlo, le partite le avete viste, anche nelle nove su dieci vinte, il gioco di squadra era discreto, ma non eccezionale, si vinceva, alle volte stravinceva, anche e specialmente per le giocate dei singoli, Lino Durante in primis.
Poi il tecnico del COIM sas Benevento cambia difesa, da uomo a zona.
Il manuale del basket dice che la zona la si batte con i tiri da tre, mettine a segno tre di seguito e gli avversari cambiano subito difesa. A fine partita lo score dei tiri dalla distanza era da record mondiale negativo, inimmaginabile nemmeno in una partita under 14, zero, dico zero su quattordici tentativi.
Quindi il vantaggio, meritatissimo, arrivato ad un massimo di quattordici punti, a poco a poco si è ridotto, fino al pareggio con cui è terminato il primo tempo, 49 - 49.
Tornavamo a segnare in maniera normale per noi, 49 punti in venti minuti sono molti, ma lo abbiamo fatto tante volte.
Si ritorna dagli spogliatoi, e la squadra è trasformata, irriconoscibile. Si spreca l'inverosimile, si perdono palloni, il limite della decenza viene infranto in un contropiede tre contro uno, riusciamo a sbagliare il tiro e perdere il rimbalzo (tre giocatori del Senise contro uno del Benevento), la conseguenza ? Facile rilancio nella nostra area, canestro e se non sbaglio anche fallo. Scusate se non ricordo bene, ma ero troppo impegnato ad imprecare e la vista era annebbiata dalla rabbia. Sei minuti ed un secondo, prima di segnare il primo punto. Intanto il Benevento era andato via.
Si cerca di recuperare, però se cerchiamo di recuperare il gioco diventa troppo confuso e lo svantaggio aumenta.
Qualcosa di positivo ? Per prima cosa l'esordio in campo dopo tanto, troppo tempo di Durante. Ha giocato poco, anche timoroso, però ha lottato. Superlativa la prova di Manzotti nei primi due quarti, 18 punti, puntuale a canestro. Gli altri due quarti ha reso di meno, ma non per sua demerito, non gli arrivavano palloni. Da lodare anche Gonzalo Marin, molto determitato e forse il più motivato neglii ultimi due quarti, non ha mai mollato.
Palazzo una regia grandiosa nelle prima parte, confusa e con errori, per nulla aiutato dai suoi compagni negli ultimi due quarti.
E così nuovamente a parlare di una sconfitta, contro avversari forti ma non imbattibili (come in tutto il campionato). Forse un po' di umiltà, un po' di impegno mentale pure, qualche soluzione tattica in più in determinate situazioni, non farebbero assolutamente male.
Domenica ultima del girone di ritorno, a casa, a Senise contro il Torre del Greco. Prima in classifica insieme ad altre quattro squadre (Agropoli, Salerno, Giugliano e COIM Benefento) ad 8 punti. Un campionato strano, le due super favorite (Agropoli e Giugliano) sono prime, ma in compagnia, e una delle due domenica dovrà lasciare la testa per il confronto diretto.
Un motivo in più per morderci le mani.
p.s. Devo dire che l'arbitraggio è stato davvero carente, troppi errori e troppi fischi (anche nei confronti del Benevento) di confusione. In più, mi piacerebbe molto un conportamento da parte degli arbitri con degli standard simili. Non è possibile che in una partita le panchine (intendo i coach) non possono proferire parola senza essere sanzionati, ed in altre possono stare quaranta minuti in campo (nel senso di dentro le linee di gioco) ad urlare (non protestare) e nemmeno un cenno dei due arbitri. L'uniformità è segno di rispetto delle regole.