Nel 1992 gli Aereoplani Italiani fecero un Album (uno dei miei primi cd, ero passato da poco dal vinile al digitale), molto innovativo, con brani che solo artisti di peso superiore potevano pensare, alcuni "visionari" e strani, anzi più che strani, insoliti.
Dalla filastrocca del bancario stressato e quasi al limite della pazzia di "Mariomonomandatario", a "Stile Libero" una canzone che ti prendeva per il ritmo e ti faceva urlare a squarciagola, brano che divento' la denominazione della società di sport dilettantistico affiliata al CSI (Centro Sportivo Italiano)che insieme ad alcuni amici fondammo, e naturalmente l'inno che cantavamo a squarciagola prima di una partita di calcetto, di basket, o di pallavolo. Una bella, ma non la più bella, era 15 amandoci, perché dava i numeri, nel senso che misurava tutto, dall'amore, alla coppia, alla stessa coppia in caso di crisi etc.
E io voglio fare lo stesso misurare il nostro campionato, ed il risultato è il titolo del post, 95,24% (diconsi novantacinquevirgolaventiquattropercento). Che è la percentuale di vittorie di questa stagione. Certo, centovirgolazerozero suona meglio, e spero di intitolare il post dopo la partita di domenica prossima con il Montescaglioso novantacinquevirgolaquarantacinquepercento.
Parliamo della partita di domenica, la nostra prima sconfitta.
La più brutta che abbiamo giocato, non perché abbiamo perso, bastava un pizzichino pizzichino di qualcosa che non nomino per vincerla, non guardate il punteggio finale, i dodici punti, ma quello dei tempi regolamentari, 68-68.
E non è certo l'Arzano la squadra più forte incontrata quest'anno, non è il Mugnano di inizio stagione, il Savoia o il Santa Maria a Vico, il Casaurea. Ha giocato bene, con un immarcabile Barbato, autore di 28 punti, alcuni in acrobazie alla Jordan. Merito all'Arzano, ma la partita l'abbiamo buttata, sia per i troppi errori, sia per quello che è il nostro più grande difetto. Sembriamo dei bambini che quando vogliono il gelato non sentono ragioni, lo vogliono e basta, inutile che la mamma faccia presente che ci sono dieci gradi sotto lo zero, che hai appena cenato, che sei allergico al latte. Il gelato altrimenti frigno.
Abbiamo giocato male, ma quello che ci ha fatto perdere è stato il troppo, e affondo il coltello nella piaga dicendo ingiustificato, nervosismo.
Voglio capire che il Sig. Palmieri, uno dei due arbitri ti indispone con il suo atteggiamento, l'avevamo notato tutti a Savoia, non su di noi, ma sugli avversari, con un fallo tecnico dato al coach Annunziata (tecnico che mi ha colpito per la sua sportività, oltre che bravura perché i suoi ragazzi sono davvero messi bene in campo) che "protestava" ma in maniera molto educata.
Tre tecnici, uno dopo appena due minuti e non su una plateale protesta al ns. coach, due in momenti topici, e sempre su lamentele, non proteste, su errori grossolani di valutazione, oltre due falli antisportivi di cui uno nonostante sono andato a rileggermi il regolamento ancora non ne capisco le motivazioni, l'altro sacrosanto.
A proposito di regolamenti, chiedo scusa pubblicamente al refertista, aveva ragione lui, il cronometro dopo un libero sbagliato non parte appena tocca il ferro, ma quando la palla tocca o è toccata da un giocatore. Una spolverata al regolamento almeno ogni mese la dovrei fare non solo io, ma un po' tutti.
Questa partita ha anche confermato un mio pensiero, siamo una squadra squadra, compatta, forte, la piu' forte che ho mai visto a Senise, che riesce a far quadrato in caso di necessità sopraggiunta per un qualsiasi motivo, che siano falli, malattia o squalifica, tranne a mancare sia Gabriel Gonzalez. Non sto dicendo che è il più bravo, offenderei i suoi compagni, sto dicendo che il suo "peso" in campo si sente, che gli avversari devono fare gli straordinari per limitare i danni. Ora fa' anche il bulletto, dice che lui è l'unico a non aver perso nessuna partita.
Non è entrato in campo perché nell'allenamento di giovedì si è lussato un dito della mano sinistra, credo il mignolo, e quindi è venuto per stare in panchina ed entrare in campo solo in caso di necessità.
Mi direte, e non c'era questa necessità?
Discorso lungo e complicato. Dopo i primi due quarti, il sentore c'era, e lui si è tolta "l'imbragatura" che gli avevano fatto in ospedale, si è fatto fare una fasciatura dal medico presente in campo, ed ha cominciato a riscaldarsi. Perché non è entrato? Perché quella banda di pazzoidi dei suoi compagni ha iniziato a giocare bene, a prendere vantaggio, fino ad arrivare ad un + 10 a poco dalla fine. Poi il nervosismo, la stanchezza (tutti in campo per troppo tempo), l'arrembaggio dell'Arzano, i tecnici già detti, e siamo riusciti a farci raggiungere. Nel supplementare non è entrato, sia perché i compagni erano boccheggianti, sia perché rischiare un colpo o una nuova lussazione per una partita che non ci toglie assolutamente niente, non era il caso. Per quanto possa sembrare cinico il discorso, dobbiamo pensare ai play-off, un infortunio lungo (in caso di una nuova lussazione, quasi certo è l'intervento) non è proprio il caso. Questo non significa che non onoreremo le partite, già da quella (è un derby) di domenica contro il Montescaglioso (Pielle Matera). Domenica la partita è alle 18,30 mezz'ora in più per evitare il sole in palestra che acceca i giocatori.
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