giovedì 13 maggio 2010

Il pubblico delle grandi occasioni


Stasera è una grande occasione, quella di superare il nostro massimo traguardo storico, andare a giocare la bella per qualificarci in finale. E come tutte le grandi occasioni ci vuole l'ingrediente che caratterizzi la buona riuscita, un grande pubblico. Un pubblico caloroso, festoso, anche rumoroso, che con la propria passione trascini i 10 ragazzi che scenderanno in campo a vincere questa partita.
Un pubblico che come sempre a Senise rispetti gli avversari, e che non faccia nessuna intemperanza, anche in caso di arbitraggio scandaloso come accadde due anni fa.
La partita si gioca in campo, però il vostro aiuto è necessario. Non deve rimanere un posto libero (naturalmente, come è nostra abitudine, l'ospitalità è sacra quindi fate sedere tutti i tifosi che vengono da Monte di Procida, se deve restare qualcuno in piedi che sia di Senise).
Sarà dura, più dura delle più nere previsioni fatte prima della partita di Monte di Procida.
Rispetto alla squadra che abbiamo incontrato nei due turni del girone di qualificazione questa, anche cambiando poco, è molto superiore. Un Iuliano capace di mettere la museruola a due grandi campioni ed in grande forma come Femmini e Kreiber non me lo aspettavo.
Fiore è un signor giocatore, però credo che con la cura Di Lorenzo (coach del Monte di Procida) abbia raggiunto una maturità che non aveva nei precedenti campionati. Io lo ricordo con il Pontano, gran giocatore, ma forse chiuso in una squadra zeppa di play-guardie e tutte di livello di serie superiore.
Certo non partiamo già sconfitti, la partita e la prestazione di Monte sono state troppo brutte per essere vere. Forse, e aggiungo forse, un battuta d'arresto così eclatante è stata un bene. Se perdevamo in maniera meno decisa ci si cullava con il vantaggio di giocare in casa. Ora tutti sono consapevoli che per battere Monte di Procida a Senise, ci vuole una grande prestazione sia come singoli ma soprattutto come squadra. Se pensiamo di vincerla da solisti possiamo già organizzare la macchina per andare a Salerno l'altra domenica. Come spettatori terzi.
P.S. La foto non è stata messa a caso. Ne ho una venuta meglio sulla palestra. Ma ho preferito mettere questa perché l'ho fatta in mezzo al paese, alle affissioni pubbliche. Se a Monte di Procida, e non solo il ristretto clan cestistico, conoscono Senise, non è per il Peperone crusco, ma perché da anni una squadra sta lottando in questi campionati. Poi venendo a Senise, come tifosi o atleti il peperone crusco lo conoscono e lo apprezzano e ci tornano anche solo per una domenica di vacanza. (Sono diventato fornitore ufficiale di Peperone crusco e di un vino locale, il Massanova delle cantine Castelluccio per molti dirigenti campani). Non solo a Monte di Procida, ma anche a Marigliano, a Torre del Greco e tanti altri luoghi dove abbiamo giocato, ho visto tappezzato il paese (quasi tutte vere e proprie città, per i nostri termini di paragone) del nome "Senise" grazie al basket. E non solo il basket, anche il calcio a 5 o il nuoto portano il nome di Senise in giro per l'italia. Lo sport è anche un veicolo per la valorizzazione delle nostre terre. Mezza Italia conosce Francavilla in Sinni, e non perché è un paese pieno di storia, ma perché la squadra di calcio ed il suo presidente da anni portano il nome del paese in tutto il sud- italia e su tutti i mezzi d'informazione. Non è una polemica, ma un po' di aiuto allo sport, quello che parte a settembre e finisce a giugno, va dato. Non è pensando alle singole manifestazioni che si va avanti.

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